Presentazione a Roma di ‘Quality Control in Preliminary Examination’
Roma, 24 ottobre 2018
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L’Ambasciatore Norvegese Margit Tveiten ha tenuto una cena nella sua residenza di Roma nel giorno delle Nazioni Unite, il 24 ottobre 2018, in occasione della pubblicazione di Quality Control in Preliminary Examination: Volumi 1 e 2 da parte di Torkel Opsahl Academic EPublisher. Alla presenza di prominenti giuristi internazionali italiani (fra cui I Giudici Silvana Arbia, Roberto Bellelli e Fausto Pocar), ufficiali e diplomatici a Roma, l’Ambasciatore Tveiten – precedendemente Consigliere Giuridico del Ministero Norvegese degli Affari Esteri – ha illustrato l’importanza per la Norvegia del miglioramento continuo del controllo di qualità nei casi di crimini internazionali, compresa la fase degli esami preliminari.
Accordato il dovuto riguardo al Prof. Carsten Stahn, il co-editore dei due volumi che non ha potuto presenziare, il Direttore della CILRAP Morten Bergsmo ha offerto una presentazione in merito a come, in casi con ampie basi fattuali come i crimini di guerra, i processi di lavoro tendano a diventare eccessivamente onerosi in termini di tempo e di risorse, nelle fasi dell’esame preliminare, delle investigazioni e della preparazione dei casi. Questa tendenza può pregiudicare il supporto politico per i procedimenti mirati a determinare le responsabilità. Bergsmo ha sostenuto che questi processi di lavoro sono ancora poco studiati, in confronto a: a) le questioni ordiarie di procedura penale e sulle prove, e b) gli sproporzionati ed elevati costi derivanti dagli esami preliminari e dalle investigazioni.
Con 1470 pagine di 47 autori in 35 capitoli, Bergsmo ha espresso la speranza che i due nuovi volumi contribuiscano ad aumentare l’attenzione prestata agli esami preliminari e ai loro colli di bottiglia, nelle giurisdizioni penali internazionali e nazionali, e che possano portare a miglioramenti. Ha evidenziato che gli esami preliminari non dovrebbero essere estesi oltre a quanto necessario per stabilire se vi sia una base ragionevole per procedere ad investigazione. Rispetto a soluzioni normative, è più importante una cultura genuina di controllo di qualità, e dovrebbe essere coltivata negli enti che si occupano di esami preliminari.